Il Carnevale di Vivi L’estate si perde ormai negli anni. Nemmeno i nostri “Senatori” sono riusciti a ripercorrere con precisione la storia di questa manifestazione che di diritto è entrata essa stessa nella Storia di VLE!
E così ci siam fatti aiutare dalla grafica prodotta via via negli anni e dalle diverse immagini ritrovate qua e là nei diversi pc dei membri dell’Associazione.
Partiamo solo per questioni di materiale dal 2005. L’associazione Vivi L’Estate sperimenta la parata dei Carri allegorici nella mattinata della domenica che precede il martedì grasso. Una bella giornata che regala a tutti i presenti una bella cornice di pubblico e divertimento
Si passa poi al 2006. Novità rilevante della manifestazione è la collaborazione con l’associazione Rione San Giuseppe delle splendide signore del quartiere che aderiscono all’invito e portano con sè allegria divertimento e colore. Nel 2006 la parata ha due temi principali: il mondo della golosità e il mondo degli Hippy. Tra le strada del Paese facile dunque imbattersi in personaggi assolutamente psichedelici e in qualche buona fetta di torta… parlante! Un spettacolo ben riuscito con tappa finale nella palestra di Via Panoramica con uno spettacolo di animazione per i tantissimi bambini accorsi alla parata.
Nel 2007 il binomio VLE e Rione S. Giuseppe si consolida. La parata torna nel pomeriggio e attraversa le strade del paese con un torpedone umano davvero lunghissimo e colorato. I temi della parata questa volta sono Alice nel paese delle meraviglie, il mondo del cinema e 100 anni con Mickey Mouse. Il Paese è dunque invaso da mille Alice e da tanti topolini ma anche da personaggi mitici: dalla banda di Lupin agli amici della piccola Alice.
Nel 2008 si cambia completamente genere. La ciurma di VLE decide di costruire uno spettacolare galeone che “solca” le strade del paese con il mitico Capitan Uncino (Max Di Porzio) al comando per raggiungere e conquistare Piazza XXVII Gennaio. Tra il galeone e la Piazza però mille piccoli e grandi Peter Pan che sbarrano la strada al nemico di sempre. Come non ricordare Spugna e tanti altri che hanno dato lustro a questa parata? una parata bellissima con un galeone davvero da favola!
Nel 2009 viene messo da parte il Galeone e le luci del carnevale di VLE si accendono sul mitico mondo del Far West. Indiani e cowboy, bellissime ballerine e tanti personaggi fantastici popolano il Saloon di VLE. Un carro che al suo interno ha il bar, il carcere e la postazione per i dj dell’associazione. Insomma una casa su ruote che lascia il segno
Nel 2010 capitano cose strane a tanti associati di VLE e si decide dunque di seguire “il destino”, di dar “corso agli eventi”. Si pensa e si realizza così il Carnevale dell’AMORE! Quale sentimento è capace di far perdere la testa così facilmente? Quale sentimento se non l’AMORE lascia segni indelebili belli e brutti su ognuno di noi? Durante la minifestazioni si raccolgono fondi per i bambini di Haiti, paese colpito in quei giorni da un terremoto violentissimo. Il Tempio dell’AMORE di VLE si sposta nelle strade del paese regalando a tutti i colori dell’amore con tanti Cupido pronti a lanciare le famose frecce
Nel 2011 è la volta invece de “La Bella e la Bestia”. La manifestazione come sempre viene organizzata in collaborazione con l’associazione Rione San Giuseppe partner ideale di VLE ma stavolta, ed è la novità del 2011, ad organizzare c’e’ anche un altro gruppo di cittadini montesi che dopo aver sperimentato la costruzione di carri allegorici, prova ad inserirsi da attore principale nell’organizzazione del Carnevale. Questo gruppo di cittadini si riunisce sotto il nomen “Rione Abbasc a vit” visto che sno tutti dell’omonimo quartiere. E stavolta la sfilata termina prorpio nel quartiere ABBASC A VIT con un mega buffet e la possibilità per tutti di ballare e divertirsi.
Per i video delle diverse manifestazioni potete guardare nel nostro canale YOUTUBE
E per il 2012? C’e’ tanto che bolle in pentola. Ma possiamo solo darvi qualche assaggio: Masaniello e Pulcinella di tutto il mondo Unitevi! Il carro ricorderà qualcosa della nostra cultura partenopea. Il nostro è un grido d’amore e di speranza verso una città spesso maltrattata, spesso colpevole, spesso dimenticata ma che per noi rappresenta sempre e per sempre la più bella città del Mondo…