Con una view mozzafiato alle spalle e con tanti ragazzi davanti a noi abbiamo inaugurato il Premio letterario “Pippo Coppola” e lo abbiamo fatto senza clamori e senza roboanti proclami.
Lo abbiamo fatto così perche la cultura per noi è quella che va respirata lontana dai proclami, è quella che permette ad un ragazzo di avvicinarsi al teatro o alla canzone, è quella che non regala parole vuote e di circostanza, è quella che accompagna la vita di ciascuno di noi senza avere l’avallo dei soloni paesani.
L’abbiamo fatto perchè volevamo consigliare un libro ed una lettura ai ragazzi dei Giochi, l’abbiamo fatto per ricordare l’amore che Pippo aveva per la letteratura e per i ragazzi, lo abbiamo fatto non per mettere una stellina nel nostro curriculum ma per ribadirvi che il nostro concetto di “cultura” e “giovani” non si perde nei vuoti discorsi di campagna elettorale ma va a braccetto con le azioni sul campo, con le intenzioni, con le proposte.
Un grazie sincero ai ragazzi dei Giochi che curiosi e appassionati come sempre hanno gustato le performance degli “attori di VLE” e hanno conosciuto il libro “IO sono il fantasma”.
Dal prossimo anno i libri in gara saranno sottoposti al giudizio di una giuria composita.
Le foto della giornata le potete trovare qui