Nei primi mesi del 2010 un fortissimo terremoto sconvolse Haiti. Una nazione già molto povera messa alle corde anche da innumerevoli e persistenti disastri naturali.
E’ la stessa Unicef a testimoniare questa situazione non proprio fortunata “Haiti ha una storia senza eguali di disastri naturali: ben 90 dal 1900 a oggi, in larga parte dovuti alla sfortunata combinazione di una posizione geografica che colloca l’isola sulla rotta degli uragani e delle tempeste tropicali che periodicamente flagellano i Caraibi e di una abissale povertà, che espone larga parte della popolazione a rischi letali di fronte a qualsiasi evento ambientale”.
Ma il 2010 è stato particolarmente feroce con Haiti e i suoi abitanti: oltre il terribile terremoto un epidemia di colera ha messo in ginocchio una popolazione già allo stremo.
Gli aiuti internazionali non si sono fatti attendere. L’eco mediatica di quella tragedia fu, come al solito, molto forte per i primi mesi e poi via via andò spegnendosi. Ma abbastanza forte da riuscire a recuperare molti fondi per ricostruire il Paese e soprattutto a provare a ridare dignità alla sua popolazione. Ma ovviamente il sisma così forte e gli “effetti collaterali” come il colera hanno lasciato un segno, una frattura ancora visibile e difficile da rimarginare del tutto.
Un nostro amico e associato di Vivi L’Estate, Domenico Mazzella, non è stato a guardare. Nel suo piccolo si è rimboccato le maniche e dopo aver per giorni ascoltato storie di miseria e povertà ha deciso di darsi da fare.
Domenico, da diversi anni, fa da spola tra Usa e Haiti portando nelle sue spedizioni cibo, generi di prima necessità, giocattoli e medicine. “Ho scoperto questo dramma come tanti altri. Però ho deciso di fare qualcosa in più, di regalare parte del mio tempo ad una popolazione meravigliosa e insieme ad alcuni amici abbiamo iniziato con le nostre spedizioni”
Domenico opera presso un orfanotrofio a due passi dalla capitale. La situazione orfani è davvero una bomba ad Haiti. Circa 1,5 milioni i bambini colpiti nelle zone coinvolte dal disastro, numerosi quelli sopravvissuti ai propri genitori, mentre sono 1,3 milioni i senza tetto, di cui 302.000 sono bambini. Bastano queste cifre (peraltro non aggiornate) a rendersi conto dell’ulteriore dramma-bambini nel dramma-Haiti.
In questi giorni proprio Domenico Mazzella ha lanciato un appello alla solidarietà, a quella attiva: il sogno di Domenico è dare corrente elettrica in modo continuativo (24H) a quell’orfanotrofio. Sogno che si può realizzare solo attraverso l’istallazione di pannelli solari. Sogno ovviamente che ha bisogno di un grosso sforzo economico. Ecco perché Domenico si rivolge ad amici conoscenti amici degli amici… insomma a tutti!
“Dopo una lunga ricerca e grazie all’aiuto di una carissima persona, Gennaro Illiano, oggi e ripeto grazie a questa persona, possiamo garantire loro corrente elettrica per 24 ore al giorno INSTALLANDO PANNELLI SOLARI che copriranno tutto l’intero orfanotrofio. Tutto questo però ha un costo molto alto. Fin ora ho solo chiesto cibo ora pero confido in voi per poter realizzare questo magnifico progetto. Per chiunque vuole aiutarci questo è il preventivo. È un progetto di impianto fotovoltaico a isola in grado di produrre oltre 30 kwattora/giorno al costo di € 13,243.14 (più spedizione). IBAN: IT25D0335901600100000139224 Intestatario: MI KHA EL associazione nella causale: raccolta fondi Domenico”.
Qualcuno direbbe: “Basta poco C ci vo’!” Aiutiamo Domenico, aiutiamo i bambini. Noi ci crediamo e con un testimonial così come potrebbe essere altrimenti! Grazie Domi!!!